ANTOLOGIA NON AUTORIZZATA DI FRASI CLANDESTINE
Torino, 2022 ©
L’Antologia non autorizzata di frasi clandestine è un lavoro di ricerca e risemantizzazione delle frasi tracciate in modo non autorizzato e anonimo sui muri delle città. Poesie involontarie ed estremamente precarie poggiate sulla pelle della metropoli.
L’obiettivo è quello di aprire una possibilità di lettura del mondo urgente, assurda, immaginaria e reale, ma soprattutto alternativa all’ordine esistente. L’idea è quella di costruire componimenti verbo-visivo inediti, poesie che siano la somma calibrata di parole, segni ed elementi disturbanti trafugati dallo spazio metropolitano. Un lavoro che conservi traccia e memoria di tutte le espressioni marginali dell’umano e del dolore espresso nello spazio urbano.
Le poesie, una volta composte, sono raccolte dentro un’antologia in cui le pagine sono costituite letteralmente da persone e dalla loro pelle, la pubblicazione dei testi infatti, usa come medium un tauaggio permanente che riporterà oltre al senso semantico anche tutta la componente estetica.
L’idea è quella di conservare e traslare le parole dalla pelle della città a quella dell’uomo senza snaturarle o istituzionalizzare, e sopratutto permetter loro di continuare a transitare libere nello spazio pubblico urbano. Una antologia dinamica, intangibile, labile, estemporanea, immateriale e allo stesso tempo assolutamente fisica.
Un saggio della città nomade, composto dalle sue voci più istintive e anarchiche e di tutto quello che non è storicizzabile o controllabile, simbolo di una memoria collettiva periferica, temporenea, labile, incerta come il futuro, eppure persistente.